Ana Vicent - Gravidanze
Le pance gravide mi telefonano esultanti
La vita cresce in loro ed io ricordo
Il dolore, la menzogna, la paura
Ricordo la pusillanimità
Le pance gravide sono tante sempre di più
Ed io mi sento strana, rara, infida
Il perdono e l’abbraccio
La compassione e la speranza di una rivincita
Le pance gravide di futuri medici
Giornalisti, idraulici, tedeschi, biondi,
essere buoni, religiosi, agnostici, stranieri
sposati con cattive compagnie
le pance gravice non sono la mia
la mia pancia è sazia d’intuizioni non seguite
di previsioni azzeccate, di ansie e rimorsi
di fitte che riportano a vecchie illusioni
la mia pancia è vuota, triste, piatta
è gonfia, sola, arrabbiata
pancia che brontola, e non si accontenta
dovrei andare da un dottore
di
Ana Vicent
Salvatore Colajanni
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Poesia